Introduzione
Dopo l'improvvisa comparsa dell'iPhone in numeri romani, quasi ci aspettavamo che Samsung ci regalasse un Galaxy SX. Ma eccoci qui, con i molto più prevedibili S10 e S10e. Sono davvero così semplici come suggeriscono i loro nomi? C'è solo un modo per scoprirlo: è giunta l'ora dello smontaggio!
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Cosa ti serve
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Cosa identifica esattamente la "e" nell'S10e che nell'S10 non c'è? Vediamo se le specifiche ci dicono qualcosa:
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Display Super AMOLED Infinity-O: 5.8" (2280 × 1080) per l'S10e e 6.1" (3040 × 1440) per l'S10
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Processore Qualcomm Snapdragon 855 (o Samsung Exynos 9820 in alcune regioni)
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Fotocamera anteriore da 10 megapixel, fotocamera posteriore con un modulo grandangolare da 12 MP a doppia apertura e un modulo ultra-wide da 16 MP; l'S10 ha anche un modulo teleobiettivo aggiuntivo da 12 MP
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Un sensore di impronte digitali convenzionale nel pulsante laterale dell'S10e, contro il nuovo sensore di impronte digitali a ultrasuoni nascosto sotto il display dell'S10
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Jack per cuffie e slot per schede microSD
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Grado di resistenza all'acqua/polvere IP68
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Le facciate monolitiche di questi telefoni non rivelano molto subito, anche se notiamo i bordi del display curvi su S10 e S10+.
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Sul retro individuiamo due diverse linee di fotocamere: tutti i telefoni sono dotati di fotocamere grandangolari e ultra-wide, ma S10 e S10+ hanno in aggiunta teleobiettivi.
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Mentre siamo fermi a guardare i telefoni come nel 1894, Creative Electron offre immagini a raggi X allo stato dell'arte per aiutarci a smascherare questi telefoni.
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Una densa cover posteriore in ceramica rende S10+ molto più opaco ai raggi X rispetto ai suoi compagni con il vetro. In altre parole, è scuro.
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Mentre questi telefoni esternamente sono simili, il più economico S10e ha un pulsante di accensione notevolmente più grande, dove è alloggiato il classico sensore di impronte digitali capacitivo.
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L'S10 fa le cose in maniera un po' più elegante, con un sensore di impronte digitali che non puoi nemmeno vedere... senza uno smontaggio, ovviamente.
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Nonostante le loro piccole differenze, sia S10 che S10e concordano sul fatto che i jack per le cuffie sono ancora abbastanza interessanti. E sono dotati anche di porte USB-C, microfono e altoparlanti in tinta.
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Nella parte superiore dei telefoni, diamo il nostro primo sguardo (di persona) ad alcune "perforazioni" sui display, muniti di pellicole di protezione preinstallate.
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Con un telefono nuovo e migliorato arriva una procedura di apertura nuova e migliorata... o forse no! Ancora una volta dobbiamo scaldare cose e far lavorare il nostro fidato iSclack.
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Giriamo le spalle ai nostri telefoni, aspettandoci una qualche sorta di trappola. Non questa volta, Ammiraglio Ackbar! I pannelli posteriori si tolgono subito.
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Infine, questa volta l'adesivo è un po' meno tenace o è frutto della nostra immaginazione?
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Proprio mentre il tutto si sta raffreddando, notiamo dei rivestimenti in grafite per la dissipazione del calore posizionati strategicamente su questi coperchi posteriori. Qualcosa qui è progettato per riscaldarsi senza bruciarti le dita.
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Solo poche viti Phillips standard si frappongono tra noi e le cose belle. Il nostro Set cacciaviti Marlin ci ha aiutato, ma siamo felici che Samsung ci abbia fatto usare un solo cacciavite per ora.
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Questi gruppi telaio con bobine integrate hanno imparato un nuovo trucco: ora possono caricare in modalità wireless altri dispositivi.
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Questo probabilmente è il motivo per cui quest'anno le bobine sono inserite tra due strati di grafite: un caricatore wireless che trasmette e riceve è destinato a produrre molto più calore.
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I jack per cuffie Samsung sono alti solo 12 mm e larghi 8 mm e sono modulari al 100%, il che ci piace molto. È un vero peccato che per loro non ci sia abbastanza spazio in un iPhone o addirittura in un iPad.
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Parleremo di fotocamere fra un attimo, ma per ora abbandoniamo le selfie cam per far posto all'estrazione della scheda madre.
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Il nostro ingegnere esegue un sollevamento della scheda madre perfettamente sincronizzato...
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Diamo una sbirciatina sotto la scheda madre e facciamo un paio di osservazioni interessanti.
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Quel grosso dissipatore di calore in rame sotto la scheda è molto più massiccio di quello dell'S9; assomiglia di più a quello che abbiamo trovato nel Note9.
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Nel frattempo, togliamo una protezione termica multi-strato dalla scheda. Tutto questo rame crea una grande superficie piatta per un miglior trasferimento di calore. È un metallo morbido, ma la morbidezza dell'interfaccia evita eventuali interruzioni di contatto che altrimenti potrebbero abbattere le prestazioni o surriscaldare il telefono.
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Questo adesivo sottile sembra anche fornire una schermatura RF, poiché c'è un grosso buco nella struttura di metallo sottostante, dove troviamo un PMIC e un grande pad termico rosa.
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TL; DR: Riteniamo che la ricarica rapida unita alla ricarica wireless inversa causi un serio stress termico sull'elettronica di questo sistema. Samsung ha usato tutti i metodi possibili per tenerla al fresco.
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Quindi togliamo la matrice principale della fotocamera dalla scheda: è incassata in una cornice di plastica gialla, probabilmente in ABS o nylon nel suo colore naturale. (Sembra un po' anni '80, ma non importa.)
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Affianchiamo la schiera di fotocamere vicino alle loro rispettive selfie cam (rispettivamente all'estrema sinistra e all'estrema destra).
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La schiera dell'S10 (a sinistra) ha una telecamera in più rispetto al teleobiettivo S10e, da 12 MP, ƒ/2.4 con OIS e collegato sullo stesso connettore della videocamera grandangolare standard.
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Un ulteriore smontaggio sarebbe un'operazione piuttosto distruttiva, ma ecco una radiografia che mostra il sensore del teleobiettivo e gli elettromagneti della stabilizzazione ottica OIS.
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Le telecamere grandangolari da 12 MP si guadagnano anche loro l'OIS, così come la la trovata della configurazione a doppia apertura dell'S9+.
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Infine, i moduli ultra grandangolari da 16 MP ƒ/2.2 hanno telai in plastica leggermente più spessi.
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Pad termici e fotocamere a parte, eccoci a arrivati ai chip! Sul lato anteriore di queste schede madri (in alto: S10e, in basso: S10), individuiamo:
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S10e: memoria flash NAND Toshiba UFS da 128 GB
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S10: memoria flash NAND Samsung eUFS da 512 GB
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Samsung K3UH7H70AM LPDDR4X stratificato su SoC Qualcomm Snapdragon 855
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Codec audio Qualcomm WCD9341
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Qorvo 78062, probabilmente un modulo front-end RF Fusion
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PMIC Maxim MAX77705C
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Skyworks 78160-5
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Samsung non è tipo da tirarsi indietro e infatti ha disposto dell'altro silicio sulle facce opposte:
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Murata KM8D03042 (probabilmente un modulo Wi-Fi/Bluetooth)
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Qualcomm SDR8150 (probabilmente un ricetrasmettitore RF)
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Qualcomm PM8150 (probabilmente un PMIC)
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Ricevitore di potenza wireless IDT P93205
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Qorvo 78042
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Controller NFC NXP 80T17
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Modulo front-end RF Qualcomm QDM3870
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Attrezzo utilizzato in questo passaggio:iFixit Adhesive Remover$19.99
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È l'ora della batteria! Con sorpresa di nessuno, queste due batterie sono fortemente incollate ai loro telai in metallo, senza nessuna amichevole linguetta di estrazione in vista.
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Non ti preoccupare però: tiriamo fuori il nostro prodotto antiadesivo e impostiamo una bellissima funzione "acqua" mentre aspettiamo che l'adesivo abbassi le sue difese.
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Queste centrali elettriche portatili spaziano dagli 11,94 Wh dell'S10e a sinistra ai 13,09 Wh dell'S10 a destra (un aumento del 13% rispetto alle 11,55 dell'anno scorso).
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Per fare un paragone, i nuovi iPhone sfoggiano rispettivamente 11,16 Wh (XR) e 10,13 Wh (XS).
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Con nient'altro intorno da smontare, prendiamo il coraggio a due mani e proviamo a rimuovere questo delicato display.
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All'interno dell'S10 individuiamo il nuovo sensore ultrasonico per il rilevamento delle impronte digitali.
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La tecnologia potrà anche essere nuova, ma la nostra lode finisce lì. Abbiamo provato quasi tutto quello che potevamo con quesdto benedetto ragazzo e non ne è uscito intatto.
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Se Samsung ha suggerimenti per la riparazione che vorrebbe condividere, siamo tutto orecchie. Per ora, supponiamo che dovrai pagare un braccio e una gamba per un nuovo schermo in caso di malfunzionamento del sensore.
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Il display piatto sull'S10e è un filo meno spaventoso da rimuovere rispetto allo schermo curvo dell'S10. Sfortunatamente, dubitiamo che uno di questi schermi vivrà abbastanza per partecipare a un altro gioco di Fortnite.
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L'S10e non ha una tecnologia ultrasonica innovativa incollata sul retro del display, ma ha una faccia familiare:
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Il controller touch S6SY761X di Samsung, lo stesso IC del display dell'S9 sfoggiato lo scorso anno, e negli S8 prima di loro.
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Ecco uno sguardo ravvicinato a quel sensore tattile capacitivo che abbiamo menzionato in precedenza, integrato nel pulsante di accensione.
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Sfortunatamente questa procedura di riparazione lascia molto a desiderare, richiedendo la rimozione dell'intero schermo per accedere al pulsante.
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Questi display ultrasottili realizzati da Samsung funzionano come un ulteriore strumento per gestire il calore, supportati con strati di rame e grafite per dissipare il calore generato da altri componenti all'interno del telefono.
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Il foro per la fotocamera inserito in questi strati è, ovviamente, intenzionale e scavato "pixel per pixel" da un laser. Il foro prosegue attraverso il telaio centrale e la scheda madre fino alla fotocamera stessa.
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A differenza della fotocamera, i sensori di prossimità e di impronte digitali nascosti possono "vedere" direttamente attraverso la matrice OLED, consentendo la schermata più "edge-to-edge" che abbiamo mai visto in uno smontaggio. Probabilmente non li vedrai mai durante il normale utilizzo, ma qui, con i display smontati, è facile individuarli.
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Abbiamo smontato due interi telefoni per il tuo piacere di visione, ma ecco il TL; DR nel caso tu abbia fretta:
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Grandi batterie, ancora incollate e non facilmente sostituibili.
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La ricarica wireless di altri dispositivi da questi telefoni produce molto calore e, probabilmente, non è ottimale per la durata della batteria a lungo termine.
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I display sono davvero carini, ma cambiarli sarà costoso e difficile e il nuovo posizionamento del sensore di impronte digitali non è di grande aiuto.
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Ma aspetta, c'è dell'altro! Agisci ora e potrai assistere a un terzo teardown GRATUITO: abbiamo un video dello Smontaggio di S10+!
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Con questo, è il momento di prendere il toro per le corna e dare a questi telefoni un punteggio.
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- Un singolo cacciavite a croce Phillips si prende cura di tutte le viti.
- Molti componenti sono modulari e possono essere sostituiti in modo indipendente, ma la porta di ricarica è ora saldata alla scheda madre.
- La sostituzione della batteria è possibile, ma ancora inutilmente difficile.
- Il vetro incollato sia davanti sia dietro comporta maggiori rischi di rottura e rende difficile la fase iniziale delle riparazioni.
- Le riparazioni dello schermo richiedono una lunga serie di operazioni di smontaggio mentre si lotta contro il tenace adesivo.
Considerazioni Finali
Punteggio Riparabilità


(10 è il più facile da riparare)
Un ringraziamento speciale a questi traduttori:
66%
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33 Commenti
Guess I'll take a pass on the S10 this time.
Just curious, no Broadcom chips at all in this Galaxy iteration? No BCM4375?
There is a Broadcom present in the SM-G973F/DS model. A BCM4775 GNSS receiver. Have a look here https://www.chiprebel.com/galaxy-s10-tea...
How about proximity sensor in the S10+ and S10? Since every component need to be under screen.
Is this possible to have more cleared or close picture about that, thanks!
I would also love to get a better understanding on who is supplying the S10 with the under display proximity sensor
It’s going to be almost near impossible for handyman individuals to replace phone batteries in the upcoming years. Companies are implementing methods to further complicate repairing/replacing procedures. I don’t see an incentive in buying a $900- $1,100 smartphone that will only last 3 years (if battery use is moderated to a minimum). To make matters worse, third-party vendors like iFixit aren’t improving their tools necessary in making it easier to repair/replace. As repairing/replacing prices climb higher and higher every year by $20, it is becoming more unlikely in even considering repairing or replacing something simple like a phone battery for the upcoming years.