Introduzione
Sotto il peso di una miriade di tariffe e blocchi all'importazione, Huawei ha lanciato il suo Mate 30 Pro senza chiedere nulla a nessuno. Mentre il resto del mondo si chiede se questo dispositivo sopravviverà senza il sovrano assoluto dei motori di ricerca, siamo più interessati a quello che c'è all'interno: solo uno smontaggio ci potrà dire quale interessante hardware non sarà disponibile, almeno per ora, a chi non è cinese.
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Cosa ti serve
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Può sembrare una lavatrice a carica frontale, ma lavare la tua biancheria è proprio l'unica cosa che questo telefono non può fare. Verifica le specifiche sulla nostra unità destinata allo smontaggio (modello cinese LIO-AL00):
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Schermo OLED da 6,53" con risoluzione di 2400 × 1176 (~409 ppi)
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Processore Huawei Kirin 990 con CPU octacore, GPU Mali-G76 16-core e Neural Processing Unit
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Quadrupla fotocamera posteriore: 40 MP ƒ/1.8, 40 MP ƒ/1.6, 8 MP ƒ/2.4 con zoom ottico 3x e fotocamera 3D depth-sensing
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Fotocamera da selfie da 32 MP ƒ/2.0 più una fotocamera 3D depth-sensing
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Livello di resistenza all'acqua e polvere IP68, porta USB-C (ma senza jack cuffie)
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Hardware per riconoscimento facciale e riconoscimento gesture, sensore impronte digitali al di sotto dello schermo
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Nel confronto dimensionale, il gigantesco Mate 20 X 5G torreggia ancora sul resto della gamma Mate, compreso il nostro 30 Pro.
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Ma, con i suoi 1,1 mm, la gobba della fotocamera del 30 Pro è alta più del doppio di quella da 0,4 mm del 20 Pro dell'anno scorso.
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Nel frattempo, il display "ultra curvo" a 88° rende l'idea di un dispositivo di aspetto molto sottile e ti spingerà a cercare una buona presa sulla scivolosa faccia inferiore.
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Siamo curiosi di vedere come le curve di questo display appaiono dall'interno. Storicamente, abbiamo rilevato che è una faticaccia rimuovere uno schermo curvo.
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Nel bordo superiore dello schermo, la fotocamera supplementare 3D depth-sensing del Mate 30 Pro prende un bel po' di spazio in più rispetto alla fotocamera del predecessore installata nel suo minuscolo notch a goccia.
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Attrezzo utilizzato in questo passaggio:iOpener$17.99
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Per quanto sia interessante il display, siamo sicuri che sarà l'ultima cosa da tirare via. Noi invece attacchiamo la cover posteriore con la nostra tecnica classica: calore-trazione-taglio.
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Ce la facciamo, con il telefono illeso! La cover posteriore si solleva in modo pulito (con una certa opera di convincimento). Tutte le parti che, a dispositivo sigillato, si affacciano dalla cover sono montati sul telaio in plastica della fotocamera o alloggiati in sicurezza nel modulo della fotocamera: nessun cavo-trappola, niente vittime.
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Attrezzo utilizzato in questo passaggio:iFixit Precision Bit Driver, Aluminum$9.99
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Con pochi colpetti e rotazioni con il nostro portapunte di precisione, rimuoviamo un classico gruppo-sottotelaio in plastica: flash, bobina NFC e bobina di ricarica wireless.
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Tolto dalla circolazione il frame, estraiamo un tentacolare cavo di interconnessione a forma di Y che… interconnette tra loro la porta USB-C, la scheda madre e la scheda accessoria. Ha anche una pratica freccia nel caso che gli elettroni si perdano e abbiano bisogno di indicazioni sulla direzione da prendere.
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La sola altra cosa che si frappone tra la batteria è questo cavo, una specie di anaconda (mai giocato a "Snakes" su un telefono?).
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Questa batteria è dotata delle note linguette strappa-e-tira, o forse tira-e-strappa. In ogni caso, è arancione e ha delle iscrizioni su di essa: meglio che niente, peraltro.
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La cella da 4.500 mAh e 3,85 V fornisce, udite udite, 17,32 Wh di energia complessiva. È ancora un po' di più di quella da 16,04 Wh del Mate 20 X Pro o del P30 Pro. L'iPhone 11 Pro Max segue con distacco con i suoi 15,04 Wh.
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Questi quattro obiettivi sono i cavalli che trainano il marketing Huawei, e con delle buone ragioni. È davvero un bello schieramento:
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Cine Camera 40 MP ƒ/1.8 con un classico schema RGGB e sensore 1/1.54" IMX608; l'output è in formato 3:2
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SuperSensing Camera 40 MP ƒ/1.6 con lo schema particolare RYYB di Huawei, OIS (stabilizzazione ottica) e sensore IMX600 1/1.7" con proporzione tra i lati 4:3
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Teleobiettivo ƒ/2.4 con OIS e sensore da 8 MP OV08A10 per offrire uno zoom ottico 3X, zoom ibrido 5X e zoom digitale fino a 30X
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Fotocamera 3D depth-sensing per effetti video in-depth in tempo reale con sensore IMX316
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Quello che resta sulla scheda madre sembra essere il modulo di proiezione punti per produrre qualcosa che la fotocamera 3D possa vedere.
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Un tenace lavoro di squadra del team di smontaggi fa saltare con gli spudger i connettori delle fotocamere anteriori per liberare tre dei guardoni montati davanti al telefono.
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Ci grattiamo un attimo la testa mentre ci chiediamo perché Huawei abbia elencato solo due fotocamere frontali della scheda tecnica, finché non ci viene in mente che uno di questi deve essere il sensore di gesture descritto in altri punti della pagina.
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Il doppio modulo ospita sulla destra la più grande fotocamera da selfie da 32 MP ƒ/2.0 (sensore IMX616 1/2.8") e a sinistra la appena citata fotocamera da gesture da 2,4 MP (sensore IMX332 da 1/6,95").
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L'unità singola è la fotocamera 3D depth sensing con sensore IMX516, usata probabilmente per lo sblocco con riconoscimento facciale e gli effetti profondità di campo per i tuoi selfie.
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Con le fotocamere fuori dai piedi, ci viene in mente che questo telefono non è composto solo dalle sue sette fotocamere! All'interno c'è molta altra roba:
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La porta USB-C e il suo cavo di interconnessione a forma di Y
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Una scheda figlia con lo slot per la scheda SIM nella parte posteriore
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L'altoparlante nel suo telaio di plastica
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Il sensore ottico di impronte digitali (SYNAPTICS S3909).
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Alle estremità nord del telefono, ci ritroviamo con un groviglio di
serpenticavi coassiali.
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Con tutte queste cose compresse all'interno del telefono, la scheda madre è conformata in modo da riempire tutto lo spazio rimasto. Vediamo tutto il ben di Dio che riusciamo a individuare su questa barra di
cioccolatosilicio: -
IC gestione alimentazione HiSilicon Hi6421
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IC gestione alimentazione HiSilicon Hi6422
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IC ricezione carica wireless STMicroelectronics BWL68
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IC gestione batteria Halo Micro HL1506F1
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Proiettore punti
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Microfono
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L'altro lato ci fa scoprire:
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8 GB di SDRAM LPDDR4X SKhynix H9HKNNNFBMAU-DRNEH con il SoC Kirin 990 nello strato sottostante
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256 Gb di UFS (Universal Flash Storage) Kioxia (Toshiba) M-CT041930U544311JPN
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Modulo Wi-Fi HiSilicon Hi1103 (come già visto nel Mate 20 X 5G)
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Un pad vuoto, che apparentemente ospita un modulo front-end supplementare nella versione 5G di questo telefono
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Ricetrasmettitore RF HiSilicon Hi6363 (come nel Mate 20 Pro)
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IC gestione alimentazione HiSilicon Hi6526
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NXP 80T37 (probabilmente un controller NFC)
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Come prossimo passo, estraiamo il driver dell'altoparlante integrato nella struttura già visto nello smontaggio del P30 Pro.
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Maaa... Qui che cosa abbiamo? Sembra che il minuscolo motore di vibrazione circolare LRA dei Mate scorsi sia stato aggiornato e sia diventato un buzzer rettangolare tipo taptic engine.
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Aprendo il misterioso parallelepipedo vibrante come se fosse una scatola di sardine, in effetti troviamo all'interno un attuatore lineare.
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Quello che Apple ha iniziato a proporre già nel 2014 sembra sia stato finalmente adottato nei dispositivi di altri produttori. Da Meizu a Google passando per Samsung, e ora Huawei, sembra che tutti abbiano riconosciuto che un preciso feeling aptico (e un motore più grande) influiscano positivamente nel modo di interagire con questi computer tascabili.
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Attrezzo utilizzato in questo passaggio:iMac Opening Wheel$7.99
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Avanti il prossimo: lo schermo ''ultra-curvo"! Ci troviamo di fronte a un margine zero tra il display e la scocca.
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Una paziente opera di riscaldamento e di leva ci permette di infilare il "piede" nella fessura e a quel punto procediamo nel taglio attorno ad angoli e curve con la nostra pratica rotella
tagliapizzaper l'apertura iMac che sembra fatto apposta per questo scopo. -
Alla fine i nostri plettri di apertura possono iniziare a rosicchiare la colla che sta dietro il bordo…
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…e finalmente ci portano al successo che ci meritiamo: uno schermo aperto.
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Questo telefono è pieno zeppo di componenti modulari e di tecnologia rivoluzionaria. Per una volta, possiamo anche comprendere perché non sia stato lasciato lo spazio per un jack cuffie (il che non significa che noi smetteremo di lamentarci di questo).
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Con tutto ciò, ecco la sintesi di quanto abbiamo trovato in termini di riparabilità.
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- Quasi tutti i componenti sono modulari possono essere sostituiti in modo indipendente tra loro.
- Sono presenti solo normali viti a croce Phillips.
- Le linguette di estrazione rendono molto rapido il lavoro di sostituzione della batteria, una volta che sia stata aperta la strada tra cover posteriore, telaio in plastica e alcuni cavi.
- L'intervento su alcuni componenti richiede svariate operazioni di smontaggio preliminari.
- Lo schermo può essere rimosso senza togliere la batteria, benché sia difficile da staccare e inviluppato in alcuni cavi.
- I vetri anteriori e posteriori entrambi incollati comportano un maggior rischio di rottura e rendono ogni intervento di riparazione più lungo e difficile.
Considerazioni Finali
Punteggio Riparabilità


(10 è il più facile da riparare)
Un ringraziamento speciale a questi traduttori:
100%
albertob ci sta aiutando ad aggiustare il mondo! Vuoi partecipare?
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7 Commenti
About the fingerprint sensor: It should say SYNAPTICS S3909 and not Synopsis (EDA tools) and so the statement from other websites that it is free from US components is just wrong. Apart from the fact that the 5G version of the Mate 30 Pro contains even more US parts (TI, Qualcomm, Cirrus Logic)…
I have what seems to be the Hawaii mate 30 Pro but the components on the inside or not as you show the battery is soldered onto the top board which is a board all in itself and the speaker is soldered onto a smaller bottom board which is separate from the top board and is green said of blue and the SIM tray is like twice as long as what shows and on the backing of the phone like the actual backing it has no writing on it whatsoever