Introduzione
Che cosa c'è sul tavolo degli smontaggi? Un grosso telefono! Un piccolo tablet! AirPower!? no, è l'iPad Mini! Quest'anno Apple ha rivisitato il suo tablet più piccolo e, andando contro le ultime tendenze, ha mantenuto lo schermo piccolo e la cornice grande. Apple sarà rimasta fedele ai vecchi schemi anche per il resto o si sarà impegnata in una riprogettazione degli interni? Sembra proprio che, per saperlo, dovremo fare a pezzi questo tablet!
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Cosa ti serve
Panoramica Video
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Se il tablet è piccolo, alcune delle sue specifiche sono da grande:
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Schermo Retina True Tone da 7,9 pollici (diagonale) retroilluminato a LED con risoluzione 2048 × 1536 (326 ppi)
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SoC A12 con architettura a 64 bit e coprocessore M12 integrato
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Fotocamera posteriore da 8 MP + fotocamera FaceTime HD da 7 MP
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Wi‑Fi (802.11a/b/g/n/ac) a doppio canale (2,4 GHz e 5 GHz) con supporto MIMO + Bluetooth 5.0
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Batteria ricaricabile al litio-polimeri da 19,1 Wh
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Giroscopio a tre assi + accelerometro + barometro + sensore luce ambiente
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Avviso spoiler: per quanto si vede ai raggi X, non è una versione rimpicciolita dell'iPad Air. Sembra esattamente un iPad Mini 4 aggiornato.
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Mentre il nuovo Air è basato sull'iPad Pro 10,5" di ultima generazione (resta in linea per il nostro smontaggio dell'Air, arriverà tra un giorno circa).
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Nel contempo, Apple vende anche l'iPad 6 (o semplicemnte "iPad") che da parte sua è una versione rivisitata dell'iPad Air originale.
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Tiriamo fuori dal laboratorio un iPad Mini 4 in versione da rete cellulare per confermare i nostri sospetti. Jack cuffie: c'è. Cornice grande: c'è. Pulsante home: c'è.
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L'unico elemento esterno che distingue la nuova versione è il suo numero modello, A2133 - oh, sono anche scomparse dal retro le scritte e le icone di legge che ora si sono trasferite nel software.
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Attrezzo utilizzato in questo passaggio:iOpener$17.99
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Per quanto ci auguriamo che Apple se ne sia uscita con un approccio migliore alla realizzazione dei tablet (come hanno fatto per i telefoni o come altri hanno fatto per i tablet), siamo abbastanza certi di che cosa servirà per aprire questo aggeggio.
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Sgusciato il Mini, diamo una prima occhiata al suo succulento interno.
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Dopo tutta questa colla, siamo accolti da sistemi di fissaggio meno frustranti.
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Conoscendo la predilezione di Apple per le viti a testa stupida, abbiamo portato con noi il nostro intero set di cacciaviti. Grazie a Dio, questa parte del Mini non è cambiata: ci ritroviamo di fronte a delle teste a croce Phillips standard.
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I nostri cacciaviti si sbarazzano facilmente di queste viti e noi rimuoviamo la staffa che copre i connettori dello schermo della batteria.
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...e la staffa porta con sé un amico! Si scopre che il connettore flessibile della batteria ora e attaccato a questa copertura; così rimuovendo la staffa si disconnette automaticamente la batteria. Ingegnoso!
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Notate le linee pulite e i colori smorzati in quella che è un'incursione di Apple nell'arte astratta. La seconda immagine, grazie ai raggi X, è extra astratta.
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Lasciamo da parte il critico d'arte che è in noi e cerchiamo di rilevare qualche differenza tra il nuovo Mini e il suo predecessore:
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Modello di batteria diverso, con connettori aggiornati (leggi: incompatibili)
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Con il suo dato dichiarato di 19,32 Wh, eguaglia l'ultimo Mini, resta sotto i 32,9 Wh dell'iPad standard ed è un po' sopra i 15,4 Wh del Galaxy Note9.
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Modulo fotocamera anteriore aggiornato
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Sensori luce ambiente (True Tone) aggiornati
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Microfoni migrati
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Nonostante l'hardware simile, nella loro costruzione gli iPad continuano a restare indietro, ma molto indietro agli iPhone: questo pulsante home ne è un perfetto esempio. Sugli iPhone la sostituzione è facile ed elegante, mentre qui c'è colla ovunque, benché nel frattempo di acqua sotto i ponti ne sia passata tanta.
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Passando ad altri schermi, facciamo saltar via le protezioni per stanare i chip sottostanti:
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Parade DP815 (probabilmente un timing controller)
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Convertitore di livelli logici Texas Instruments TPS65195
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LCD bias Texas Instruments TPS65144
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24879 B834QL
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Questo Mini eredita il gruppo fotocamera anteriore da 7 MP ƒ/2.2 che avevamo visto la prima volta sull'iPad Pro da 10,5 pollici.
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Tolte dai piedi le fotocamere, diamo uno sguardo da vicino al nuovo gruppo del microfono superiore, ora centrato vicino alla fotocamera da selfie.
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Di seguito, la scheda logica viene liberata dopo una bella lotta contro il kragle sottostante (ma perché gli iPad sembrano sempre assemblati da Lord Business?)
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Vediamo che tipo di silicio Apple ha saputo ficcare qui dentro:
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SoC Apple A12 Bionic APL1W81, stratificato sopra a 3 GB di DRAM LPDDR4X Samsung K3UH4H40AM-MGCL
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64 GB di memoria flash Toshiba TSB3243VD1190CHNA1
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Modulo Bluetooth/Wi-Fi Apple/USI 339S00551
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Controller touchscreen Broadcom BCM15900
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Apple 343S00282-A0 e 343S00286-A0 (probabilmente IC di gestione alimentazione)
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Controller carica USB NXP 1612A1
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Controller NFC NXP 100VB27
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Con questo iPad Mini ridotto in pezzi, concludiamo il nostro smontaggio! Che insegnamento ne abbiamo tratto?
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L'iPad Mini continua ad essere (in buona parte) un'entità a sé stante, non un iPad rimpicciolito e nemmeno un iPad Air in miniatura.
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Dopo una serie di esperienze contradditorie che alla fine hanno portato alla batteria incollata di questo Mini, ci dichiariamo ufficialmente non più ottimisti riguardo alla possibilità di trovare strisce adesive estraibili sotto le batterie degli iPad.
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Detto ciò, è ora di dare a questo iPad un punteggio di riparabilità!
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- Per tutte le viti è sufficiente un solo cacciavite a croce Phillips.
- Molti componenti sono modulari e possono essere sostituiti in modo indipendente tra loro, ma la porta Lightning è saldata alla scheda logica.
- La sostituzione della batteria è possibile, ma resta difficile senza alcun valido motivo per esserlo.
- Molti componenti e cavi sono tenuti fermi da vere e proprie zolle di adesivo, il che complica qualsiasi riparazione.
- La rimozione del pulsante home è un'operazione ostica, ma è necessaria quando si sostituisce lo schermo se si vuole mantenere la funzionalità Touch ID.
Considerazioni Finali
Punteggio Riparabilità


(10 è il più facile da riparare)
Un ringraziamento speciale a questi traduttori:
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